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Il Panificio l’hanno acquisito Anna e Paolo, i genitori, nel 1987.

Oggi Panificio Moderno è una famiglia, un forno dove si realizzano il pane e la pasticceria, e alcune rivendite di cui due con caffetteria e cucina.

Panificio Moderno per noi è soprattutto un percorso di cura e di consapevolezza, di ricerca e di rispetto; per certi versi è la risposta che diamo a quell’intima necessità di fare bene le cose, nel nostro caso il Pane.

La semplicità è il frutto di un lavoro complesso. Un lavoro su più livelli: quello sulle materie prime, sulle tecniche, sul servizio che si vuole offrire, sul lavoro di gruppo.

LA STORIA DEL NOSTRO PERCORSO NEL MONDO DEL PANE 

Volendo datare l’inizio del nostro percorso di ricerca sul pane potremmo farla coincidere con il primo corso di gestione del lievito madre che Matteo ha seguito in ottobre del 2004 in Cast Alimenti a Brescia. Il corso era orientato prevalentemente alla produzione dei Panettoni con lievito madre ma trattava, in maniera un po’ marginale, anche la panificazione. Il docente era il Maestro panificatore Piergiorgio Giorilli e, guardando indietro nel tempo, quel corso rappresenta una delle tappe fondamentali al lavoro che abbiamo fatto in questi 18 anni sul pane, un lavoro di consapevolezza, sia tecnica e – soprattutto – agricola ma ai tempi tutto questo non era assolutamente chiaro. 

Le altre tappe fondamentali del nostro percorso del pane sono le seguenti:  

PANE A LIEVITAZIONE NATURALE E DI GRANDE FORMATO - 2004 

A seguito del corso abbiamo iniziato a produrre pane a lievitazione naturale di grande formato. Il grande formato, dal punto di vista del panettiere, sembra essere un aspetto che non si mette in discussione tra gli addetti ai lavori. Nei primi anni il pane a lievitazione naturale si vendeva solo in formati grandi, dal kg in su con qualche rara eccezione, mal vista dai tecnici, di pani da 500g. Negli ultimi anni, con l’avvento del pane a lievitazione naturale di scuola californiana, si vedono sempre più spesso pani da 350-500g ma il formato principe resta quello grande superiore al kg e anche noi proponiamo pani in grande formato. 

IL LIEVITO MADRE HA BISOGNO DI FARINE “GUSTOSE” – 2005-2006 

Dopo pochissimo tempo di sperimentazione nella panificazione con lievito madre ci si rende immediatamente conto di quanto sia importante la materia prima del pane che per noi, in quel momento, era la farina. Ci siamo orientati inizialmente su semola di grano duro che, per loro natura, sono più profumate e ricche di gusto per poi spostarci, poco dopo, su farine macinate a pietra sia di grano tenero che di grano duro. Questo “richiamo” del lievito madre è dovuto al fatto che una delle sue qualità è quella di esaltare il gusto del cereale grazie alla sua capacità di portare un po’ di gusto acido nell’impasto. L’utilizzo di farine raffinate lascia spazio solo all’acidità poiché non hanno un gusto intenso da valorizzare. 

LE MONOVARIETÀ - 2013 

Grazie a Filippo Drago, mugnaio e titolare di Molini del Ponte (Castelvetrano - Sicilia), scopriamo le monovarietà di cereali. Improvvisamente si apre un parallelo con il mondo del vino, da cui siamo sempre stati affascinati: il vino rosso può essere pinot nero o Lagrein così come il grano duro può essere una saragolla o un perciasacchi. Iniziamo a parlare di cereali senza rendercene conto 

LA SICILIA, IL VIAGGIO - 2014 

Nati in una famiglia di panettieri, ci abbiamo messo anni per capire che la materia prima del pane non è la farina ma sono i cereali. Nel 2014 facciamo il primo viaggio in Sicilia assieme ad alcuni colleghi per un convegno organizzato da Filippo Drago. Assieme a Filippo e alcuni panettieri ci prendiamo una mezza giornata per visitare i campi di grano e, in quel momento, ci connettiamo al terreno. Il campo, nell’entroterra siciliano, coltivato in biologico era rigoglioso e pieno di specie vegetali e animali. Le spighe di grano duro di vecchie verità erano molto alte e condividevano il terreno con cardi, papaveri, senape selvatica e mille altre specie.  

In quel momento abbiamo capito perché facciamo il nostro lavoro.